22.12.07

Questo vuoto esploderà

Pallidi orizzonti, le ceneri di un tempo che dovrà finire. L’eclissi di una sazia e spenta civiltà. Muoiono le stelle, tra gli ultimi bagliori e un assordante nulla.” da: La glaciazione. Subsonica. 2007.
Fine 2007. Un’Italia svogliata e immobile celebra le sue feste. In silenzio, neanche più il rumore degli acquisti, acquisti senza rumore. Nel frattempo i suoi servitori dediti subiscono il processo pubblico che spetterebbe ad altri. Sono nato in Calabria, potrei elencare i nomi e i cognomi di chi, per via diretta, o attraverso amici e parenti, ha aperto nella mia terra madre violentata imprese fasulle con i soldi della comunità europea. Non c’è destra o sinistra, c’è il sistema. E’ così e basta. Li conosco, li ho visti in faccia, sfacciati e arroganti nel potere. Ogni tanto il nostro Paese riceve in dono umili servitori, semplici e dediti. Non ascoltano diplomazia, non comprendono, agiscono e basta. Seguono il proprio ideale, così poco rivoluzionario da essere scritto da ormai 60 anni dentro la nostra Costituzione, così poco rivoluzionario da esserlo davvero. Anche loro hanno dei nomi e cognomi. Ma si possono dire. Non fanno paura. Luigi De Magistris e Clementina Forleo. Luigi, il suo capo inquisito dal CSM perché trasmetteva le informazioni di De Magistris agli stessi indagati, è lui accusato di non aver più trasmesso i dati delle sue indagini ai superiori. E accusato di non fidarsi dei suoi superiori, quindi sarebbe incompatibile con l’ambiente. Il Ministro del governo che ho votato, allo stesso modo del Ministro del precedente governo che non avevo votato, ne propone lo spostamento, perché incompatibile. Certo, un uomo onesto è incompatibile con un sistema corrotto e che corrompe. Silenzio. Tutti in silenzio. Tutto tace. E Luigi che ci ha creduto vive un Natale di solitudine e paura. In giro, acquisti senza rumore. Clementina, ormai dichiarata praticamente folle, incapace di ricoprire un ruolo monocratico. Quasi nessuno era mai stato cacciato in questo modo. Anche lei, ha ritenuto strano che la politica e l’economia operassero in maniera così legata. Strano che i politici, invece di dettare le regole del gioco, fossero in campo, con una casacca ben definita. Ha provato ad indagare, non ha emesso sentenze, ha proposto un filone di inchiesta. Apriti cielo, lesa maestà, il potere ha altre regole, altri vocabolari, fuori dalla legge, dentro le “logiche politiche”. La legge non vale, in buona fede, non vale. E lei? Va rimossa, allontanata, reietta, folle in un mondo di uomini cinici e spietati. Clementina, un Natale di umiliazione e dolore. Fuori, acquisti senza rumore. Craxi, Forlani, Pomicino, Andreotti, De Mita. Quasi tutti riabilitati. Sfortunati, politici in un tempo in cui l’opinione pubblica era vigile, schierata dalla parte dei giusti. Tangentopoli fu per il sostegno della gente. Oggi è negli acquisti senza rumore. Nel 1992 ricordo mia madre in lacrime per la morte di un giudice delle sue terre, eroe e speranza. Oggi silenzio. Tutto tace. E’ il silenzio che preannuncia il terremoto. Ho provato a spiegare, parlare, il diplomatico che è mite e gentile è frustrato. Avere ragione, essere sostenuto, ma nessuno si muove su questo. Fin dalle piccole realtà. Fin da Grugliasco, dove molti mi dicono che i giudici non dovevano andare in televisione. Neanche i politici devono andare in televisione, dovrebbero andare in Parlamento. Dovrebbero fare le riforme in Parlamento. Non nei salotti. Sono loro che cercano la visibilità. Troppi dimenticano che Falcone e Borsellino andarono in televisione prima di morire. Anche loro furono criticati. Certo chi urla dà fastidio. Peccato che la tv dovrebbe comunicare e dare spazio a tutti. No…i politici occupano gli spazi. E gli altri, i giudici, creano problemi. Solo loro debbono essere colpiti perché sono andati in tv. Io a bocca aperta, in silenzio, scioccato. Con il terrore di non cambiare nulla ma di essere cambiato. Chi è mite comprende gli altri, ma rischia di non essere compreso. Buon Natale, speriamo il senso della nascita divina riesca a richiamarci il senso della trave e della pagliuzza nell’occhio. Quanto servirebbe al nostro Paese il Natale, con il suo senso di rinascita, civile e spirituale.Chissà il 2008… Essere gentile con chi è umile. Spietato con chi è arrogante, vorrò essere così. Vorrei aiutare Luigi e Clementina. Non si può. Questo è il Paese che divora i suoi figli, il Paese dei maestri che non insegnano. Paese morto e infame. Muoiono le sue stelle ma tutto tace.

Questo vuoto esploderà. Muoiono le stelle, tra gli ultimi bagliori e un assordante nulla.

Luigi de Magistris Clementina Forleo

Il parere di Violante: i giudici hanno sbagliato

Antonio Di Pietro contro Bruno Vespa

2.12.07

Il nostro Liberatore

Colgo l'occasione per esprimere il mio orgoglio per le parole e per l'azione del ministro Di Pietro sul miliardo di euro che ha voluto bloccare e che non vuole utilizzare senza che l'azienda delle Ferrovie dello Stato s.p.a. abbia uno specifico progetto o qualora non sappia cosa essa stessa se ne faccia.
E' il primo politico che prende una posizione simile. E' loro di finirla con gli sprechi e con episodi di malcostume finanziario.
I risparmi dei cittadini si utilizzano per finalità sociali, per gli interessi dei cittadini e delle aziende. Si deve investire in progetti che agevolano la vita dei contribuenti e non per soddisfare gli appetiti degli amici di quella o di quell'altra fazione politica.
Basta soldi dati al buio senza sapere a cosa servono.
Penso a quei milioni di pendolari che ogni mattina si svegliano per andare a lavorare e che oltre allo stress del viaggio devono sopportare le inefficenze e il pessimo servizio del treno. Credo che le frasi del ministro abbiano dato un conforto a quei passeggeri che non ne possono più dei disservizi delle Ferrovie. Forse anche loro avranno appoggiato il fatto che i soldi devono essere spesi per migliorare lo stato attuale penoso delle FS.
Il leader dell'Italia dei Valori rappresenta il nostro liberatore. Solo lui può ripulirci da quella gentaglia che governa il paese solo per i propri interessi, che pensa solo alla poltrona, che cerca di sistemare i propri amici, che cerca di soddisfare le azienda amiche, che fa accordi con le organizzazioni criminali per spartirsi gli appalti, che deturpano la casse dello Stato e che non realizzano nulla e che si muovono solo per se stessi e quando fa comodo a loro.
Di Pietro costituisce forse l'unica nostra speranza per cacciare i personaggi loschi dalle istituzioni, ma soprattutto per abolire il modo vecchio di fare politica. Lui è il volto moderno e nuovo della classe italiana.
Credo che il livello di sopportazione degli italiani sia arrivato ad un limite.
Forse il Ministro Di Pietro è l'unico a dare sollievo alle esigenze del nostro paese.

Rebecchi Lorenzo