18.3.07

Valori cercasi

Essere un liberale significa credere fortemente in un patrimonio di libertà che sono sempre state proprie dell’uomo da quando la vita venne fuori dai mari e cosi via fino ai giorni nostri. Il liberalismo implica un laissez-faire individuale esercitabile sempre e comunque fino a che questa esercitabilità non vada a recar danno alle uguali libertà in seno agli altri individui. Questo significa vivere civilmente in una società come la nostra.
Oggigiorno il panorama politico italiano non offre un’ampia gamma di partiti liberali: si nota infatti la presenza di una maggioranza di partiti che provano coercitivamente (leggi legislativamente) a importi ideologie, molti di questi addirittura si spacciano per liberali. Ovviamente, queste persone, o almeno si spera, agiscono in buona fede: credono fermamente in qualcosa e reputano giusto imporlo alle persone che non sono della stessa idea per ravvederli, per portarli sulla strada che , per loro, è quella giusta. Qui si potrebbe menzionare l’antico concetto confuciano secondo il quale il letterato cinese ha l’obbligo verso la società e verso se stesso di impegnarsi in politica perché i non-intellettuali non sono in grado di badare a loro stessi; in altre parole vigeva un divieto di qualunquismo in seno agli intellettualmente altolocati. Oggi forse le cause di ingresso nella scena politica nazionale di politici o politicanti non sono più cosi nobili (benché sia sicuro che in alcuni casi sia ancora cosi) ma l’output della politica, inteso come prendere decisioni per il popolo, è sicuramente uguale. Ed è l’output che conta.
Io credo in una politica in quanto arte di coadiuvare interessi fra loro contrapposti, credo in una politica che lascia scelte etiche o morali alla discrezionalità del cittadino. Trovo inammissibile imporre qualcosa a qualcuno che vada ad intaccare il diritto naturale dell’individuo a formulare libere scelte che hanno come conseguenza solo ed esclusivamente una ripercussione sul soggetto formulante. Questo perchè si vuole andare a modificare una filosofia di vita che invece tutti devono essere lasciati liberi di scegliere. Purtroppo in questo campo hanno fatto, fanno e faranno scuola un po’ tutti, dalla sinistra alla destra.
Credo fortemente che il liberalismo sia applicabile a ogni nazione del globo ed a ogni cultura. Anche in Italia, un paese così difficile da governare, un paese che ha visto da secoli al suo interno scontri dottrinali che forse non hanno avuto eguali nel resto del mondo, il liberalismo classico, nella sua forma più pura, cioè quello teorizzato dai padri fondatori come Locke e Hume, deve diventare una realtà.

1 Comments:

Blogger Valentina said...

Finalmente l'ho letto e credo che in fondo non la si pensi così diversamente...
Valentina

24/3/07 00:26  

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