21.3.07

Il gioco della politica

Valentina Vivarelli
“Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia!”
Chissà a che cosa pensava il nostro amico Lorenzo De’ Medici, mentre scriveva tali superbi e quanto mai saggi versi.
Probabilmente rifletteva sulla ricchezza della giovinezza, su questo momento della vita umana che scorre via in un batter di ciglia, l’età la cui bellezza, per i più, è lecito cogliere a metà cammin.
L’età in cui noi ragazzi ci riconosciamo: l’età in cui gli ideali ti sembrano così vicini e così poco lontani, ma piuttosto reali, l’età in cui nei Valori ci credi davvero, forse perché la vita non ti ha ancora preso abbastanza a schiaffi…
E’ di questa età, innanzitutto, che noi vogliamo renderci sostenitori, delle esigenze di questa età fin tanto che le apparterremo.
E a Voi che vedete nella nostra età, nella convinzione di averla perduta per sempre, debolezza e non ricchezza, diciamo a voce alta: credete in noi, credete nel futuro!
Noi non neghiamo aiuto o consiglio alcuno, ma non ostinatevi nel portarci coi piedi per terra, perché sarà già la vita a farlo da sé.
E non pensiate che per noi la politica sia un gioco, o fatelo, se secondo voi credere profondamente nei Valori quali la Giustizia, la Democrazia, la Meritocrazia, la Libertà qualsivoglia intesa, e tentare con ogni mezzo, anche il più banale, di vederne una concreta applicazione, se credere e fare tutto questo per voi significa giocare, beh…allora noi vogliamo giocare!
Solo questo Vi chiediamo: credete in noi e sosteneteci, e non invitateci ad attender di metter “sale in zucca”, perché quando lo avremo, giovani non lo saremo più, e buona parte di ciò di cui avevamo bisogno, delle esigenze, dei problemi di quando eravamo giovani, buona parte di ciò che significa essere giovani lo avremo dimenticato.
…giocate con noi e non contro di noi…grazie!

Valentina Vivarelli