15.12.06

Di Pietro contro la prescrizione per i reati contabili

Di Pietro torna ad alzare la voce contro il suo stesso governo e chiede, subito dopo l'approvazione della Finanziaria, "un chiarimento politico sul tema della legalità e della giustizia". Bersaglio del ministro, già protagonista di una dura battaglia contro l'indulto, "un provvedimento disastroso per la credibilità dell'Unione", ovvero la norma inserita in finanziaria sulla "prescrizione di fatto per i reati contabili". "E' un emendamento - prosegue il ministro - che porta l'Unione a comportarsi alla Berlusconi. Io e l'Italia dei Valori abbiamo combattuto per cinque anni le leggi 'ad personam' del governo Berlusconi e con un sotterfugio viene introdotta questa norma che di fatto impedisce allo Stato di recuperare le somme delle quali funzionari e dipendenti corrotti dello Stato si erano appropriati. E' grave soprattutto perchè questo emendamento carpisce la buona fede di chi come me al governo si è fidato del fatto che il maxi-emendamento governativo fosse nel pieno rispetto del programma dell'Unione e che oggi si trova ad avere una responsabilità oggettiva per un emendamento non concordato, non voluto, che mai avremmo approvato e che mai approveremo". "Chiediamo - spiega Di Pietro - un chiarimento politico al governo e alla maggioranza, non per questa Finanziaria che ormai è agli sgoccioli e di cui il Paese ha bisogno e che approveremo. Ma per rimanere noi stessi dell'Italia dei Valori all'interno di una maggioranza, che sui temi della giustizia scimmiotta troppo il Centrodestra".
"Questa Finanziaria serve al Paese e noi l'approveremo - conclude Di Pietro - ma il giorno dopo un chiarimento politico sul tema della legalità e della giustizia è improcrastinabile per il mantenimento stesso della nostra presenza in questa maggioranza. Perché qui c'è qualcuno che ha tradito la buona fede".