L'onorevole Mistrello Destro
Marco D'Acri
Premessa di metodo. Dopo aver parlato di Lunardi e del caso Anas metto le mani avanti dicendo che non è mia intenzione far diventare questo blog una pubblica gogna puntando il dito qua e là. I nostri principi liberali ci insegnano che è non è compito della piazza quello di giudicare e farò in modo che il mio post non sia di giudizio ma di informazione. D'altronde sono venuto a conoscenza del caso dell'on.Mistrello Destro da Radio24, radio del Sole 24 Ore, non certo gruppo giustizialista. Un po' mi spiace che chi è dell'IdV debba pagare una colpa storica e giustificarsi ogni volta in anticipo, ma in tempi di illegalità diffusa e sfrontata, chi pone l'accento sulla trasparenza rischia l'accusa di giustizialismo ...ah... l'informazione ... comunque tornerò su questo in un altro post. Ed ora il caso di questa sessantunenne onorevole di Forza Italia (...che strano...). Già sindaco di Padova la sig.ra Giustina Destro vanta uno straordinario curriculum che si apre con una responsabilità nell'impresa paterna e che la porta fino ad essere presidente della Società delle Autostrade di Venezia e Padova. Ora il punto è questo. Per legge il presidente di una società autostradale è ineleggibile. Eppure Forza Italia ha deciso di candidarla ugualmente. Sulla sua ineleggibilità si è anche espressa la giunta delle elezioni, riaffermando il valore della norma sulle incompatibilità. La sig. Destro è però stata eletta ed ora siede a Montecitorio e non si sa come farla andar via, non ne vuole sapere. Per lei esiste lo stesso problema di Cesare Previti, condannato e dichiarato decaduto dai pubblici uffici, ancora in Parlamento. E sapete perchè? E' che l'unico modo per farli uscire è intervenire con le forze dell'ordine ma sarebbe quantomeno sconveniente e vedere dei militari in aula mi spaventerebbe abbastanza (...forse non più di vederci Previti...). Altrimenti c'è il metodo del Sole 24 ore, quello della pressione mediatica, nella speranza di convincerli alle dimissioni. In questi giorni continuano a chiamarla ma appena sente Radio 24 butta giù il telefono... impagabile scena da comicità italiana... Sul caso Destro vorrei aggiungere una riflessione. Nel suo curriculum scrive che durante la sua sindacatura ha mantenuto la delega ai Beni Culturali per l'intero mandato "al fine di realizzare il restauro del patrimonio monumentale, intrattenendo rapporti personali per assicurare importanti finanziamenti da parte di sponsor". Accolgo con piacere ogni intervento privato nella tutela e nella promozione del patrimonio artistico, ma possibile che l'amicizia con gli industriali sia carta da giocare per le elezioni? In altre parole è possibile accettare una richiesta di voto secondo il principio per cui "se non eleggete me, niente sponsor e niente restauri"? Riflessione aperta per dire che sogno un Paese nel quale i privati contribuiscano alla tutela artistica e alla promozione delle conoscenze (dalle borse di studio alle università cofinanziate) non in base al colore politico del sindaco. E un paese dove il settore pubblico lasci spazio ai privati nei campi nei quali è inefficiente per concentrarsi sui servizi essenziali e sui suoi doveri di regolatore chiaro e rigoroso, senza strane sovrapposizioni. Anche per evitare che le leggi non siano rispettate neanche da chi le approva. Marco D'Acri.
P.s.: Ho lanciato una petizione online a sostegno dell'iniziativa del Sole24 Ore. Qualora la voleste sostenere ecco il link: www.petitiononline.com/givp79
P.s.: Ho lanciato una petizione online a sostegno dell'iniziativa del Sole24 Ore. Qualora la voleste sostenere ecco il link: www.petitiononline.com/givp79
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