19.10.06

Ricordo della Malesia


Marco D'Acri
Ho lavorato in Malesia per alcuni mesi. Cattolico in un paese a prevalenza musulmana. In un paese dalla dubbia maturità democratica. Ma davvero diverso da come lo immaginiamo.Un episodio su tutti per raccontare un Islam che non conosciamo.Non vale come regola ma neanche solo come eccezione.Fui invitato ad un matrimonio lontano da Kuala Lumpur, mio luogo di lavoro.Per questo mi fermai a dormire per un sabato notte a casa di alcuni parenti dello sposo.L'indomani mattina due di loro mi proposero di fare un giro turistico ed io accettai volentieri.Dopo un po' di strada ci fermammo davanti ad una chiesa cattolica.Mi dissero di avermi portato nella "mia" chiesa di domenica per farmi gradito omaggio, sapendo che quello è il giorno sacro per i cristiani.Aggiunsero di aver immaginato che dopo tempo lontano da casa ne potessi sentire la mancanza.E' questo l'esempio di un Islam che non odia ma che è tollerante e guarda all'aspetto spirituale come ad un fondamento dell'uomo. Rifletta chi nega la meditazione religiosa, ed è un diritto, ma dimentica di viverne una laico-filosofica portando se stesso al più assoluto disinteresse per qualsiasi forma di riflessione interiore.Ancor di più esamini la sua coscienza chi chiede all'Islam il principio di reciprocità senza neanche preoccuparsi di quanti diversi Islam esistano ed ignorando le basi del nostro pensiero liberale.Infine voglio sottolineare che in Malesia esistono chiese cristiane.Ci pensi chi nega ai musulmani la costruzione di una propria "casa di preghiera" sull'onda della paura, l'unico sentimento che ancora riusciamo a provare. Marco D'Acri.