Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A.
Marco D'Acri
Si chiamerà così la prima compagnia ferroviaria privata italiana. Dopo l'annuncio di AirOne di entrare nel trasporto ferroviario con la futura RailOne, anche Montezemolo e Della Valle, con NTV, hanno deciso di rendere effettiva la concorrenza nel settore, già prevista dal processo di liberalizzazione voluta, anche allora, da Bersani nel 2001. Mi viene dire finalmente! Lo dico tenendo d'occhio la simile esperienza inglese, che qualche dubbio lo ha suscitato, per lo meno nella sicurezza, ma sono convinto di quanto detto. I nostri precedenti post sullo stato dei collegamenti di medio raggio che riguardano il Piemonte e la storia dell'Alta Velocità, che negli anni non ha ridotto i tempi di spostamento, lo stanno a dimostrare. Per citare qualcosa che ho già scritto, il fatto che il Pendolino Torino-Roma impieghi oggi 6h20m, a fronte dei 5h15m degli anni Novanta, dimostra che Trenitalia su alcune tratte, seppur richieste, è davvero inefficiente. E' vero che il trasporto pubblico non può guardare al solo bilancio, ma è allo stesso tempo inammissibile che anni di investimenti mastodontici su tratte veloci non abbiano dado frutti sui tempi e sul'offerta ai viaggiatori. Bisogna quindi guardare con speranza alle nuove compagnie che potranno alleggerire Trenitalia di tratte che non sembra più in grado di gestire. Non per niente, nel lancio del progetto NTV, una dei primi collegamenti promessi è il Torino-Roma. E questo è il classico schema del privato che intercetta la richiesta da esaudire, auspicabile meccanismo di efficienza economica. Trenitalia potrà quindi dedicarsi alle linee in cui più crede (a mio parere abbandonare Torino è stata miopia di una dirigenza non capacissima) e, da un lato alleggerirsi, come sta facendo, dalle linee più piccole affidate alle Regioni (se Dio vuole prima o poi davvero fiscalmente federali) e ai fondi pubblici, dall'altro, senza più la certezza di essere offerente esclusivo e monopolista, essere spronata dalla concorrenza ad offrire servizi migliori. Buon viaggio NTV.
Marco D'Acri.
Marco D'Acri.
2 Comments:
Credo che tu, Max, abbia colto il punto chiave della faccenda. RFI deve restare in mani statali, la linea ferroviaria, per sua natura è un monopolio naturale. Non può accadere che ogni gestore costrisca una sua linea quindi la rete deve essere di Stato. Concordo appieno.
Voglio ricordarvi che ogni liberalizzazione che si è realizzata non ha fatto altro che peggiorare se non far scomparire realtà di eccellenza in Italia che erano ai primi posti del mondo (vi ricordo l'industria Chimica e quello che sta succedendo nell'industria Siderurgica).
La realtà è ben diversa da quello che tutti i media riportano quotidianamente.
Un consiglio: prima di dare un giudizio su come risolvere un problema di così grande importanza per tutto il popolo, fate un po' di analisi e studio della situazione per non cadere dalla padella nella brace.
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