Roma un po' più lontana
Marco D'Acri
Forse questo post è una denuncia oppure è l'utilizzo per fini personali di un blog di gruppo...mah... Comunque il fatto è questo. Trenitalia ha preannunciato di modificare da Dicembre il percorso del Pendolino che parte da Torino Porta Nuova alle 5.55 ed arriva a Roma T. alle 11.50. La grande idea della dirigenza Trenitalia è stata quella di spostarlo dalla linea Piacenza Bologna sulla linea tirrenica (notoriamente lentissima e foriera di biblici ritardi) per servire Genova, Pisa e La Spezia. Quale il risultato? Il pendolino impiegherà 6 ore e 20 minuti, ritardo escluso. Cioè una mezz'oretta in meno dell'Intercity. Ecco l'alta velocità... Tra l'altro quel treno, le cui prime corse sulla linea di Bologna risalgono ai primi anni Novanta, partiva in origine alle 06.18 e arrivava alle 11.45. Impiegava cioè 5 ore e 30 minuti. Nel tempo si è deciso di aggiungere varie fermate tra cui Tortona, Modena, Prato rendendolo di fatto un Intercity. Ecco la contraddizione. Si parla di investimenti, di alta velocità e il risultato è un continuo allungamento delle percorrenze. Gli anni di sviluppo hanno portato a una media inferiore. Il treno più veloce d'Italia andrebbe con le modifiche da Torino a Roma con una media finale di 100 km/h. Che alta velocità!!! E poi ci si stupisce se in Val Susa non credono ai supertreni! Ragazzi, qui andare a Parigi significa impiegare 5 ore... a quale capitale Torino dovrà sentirsi più vicina? Bisogna preoccuparsi perchè la questione Nord inizia proprio con queste piccole disattenzioni.
Marco D'Acri.
P.s.: parlavo di utilizzo personale di un blog di gruppo perchè la mia ragazza è di Roma. Grazie a Trenitalia per averci sottratto altro tempo!
P.p.s.: manderò questa mail alla Stampa, all'assessore ai trasporti della regione Piemonte e ai vertici Trenitalia...vi farò sapere...
Forse questo post è una denuncia oppure è l'utilizzo per fini personali di un blog di gruppo...mah... Comunque il fatto è questo. Trenitalia ha preannunciato di modificare da Dicembre il percorso del Pendolino che parte da Torino Porta Nuova alle 5.55 ed arriva a Roma T. alle 11.50. La grande idea della dirigenza Trenitalia è stata quella di spostarlo dalla linea Piacenza Bologna sulla linea tirrenica (notoriamente lentissima e foriera di biblici ritardi) per servire Genova, Pisa e La Spezia. Quale il risultato? Il pendolino impiegherà 6 ore e 20 minuti, ritardo escluso. Cioè una mezz'oretta in meno dell'Intercity. Ecco l'alta velocità... Tra l'altro quel treno, le cui prime corse sulla linea di Bologna risalgono ai primi anni Novanta, partiva in origine alle 06.18 e arrivava alle 11.45. Impiegava cioè 5 ore e 30 minuti. Nel tempo si è deciso di aggiungere varie fermate tra cui Tortona, Modena, Prato rendendolo di fatto un Intercity. Ecco la contraddizione. Si parla di investimenti, di alta velocità e il risultato è un continuo allungamento delle percorrenze. Gli anni di sviluppo hanno portato a una media inferiore. Il treno più veloce d'Italia andrebbe con le modifiche da Torino a Roma con una media finale di 100 km/h. Che alta velocità!!! E poi ci si stupisce se in Val Susa non credono ai supertreni! Ragazzi, qui andare a Parigi significa impiegare 5 ore... a quale capitale Torino dovrà sentirsi più vicina? Bisogna preoccuparsi perchè la questione Nord inizia proprio con queste piccole disattenzioni.
Marco D'Acri.
P.s.: parlavo di utilizzo personale di un blog di gruppo perchè la mia ragazza è di Roma. Grazie a Trenitalia per averci sottratto altro tempo!
P.p.s.: manderò questa mail alla Stampa, all'assessore ai trasporti della regione Piemonte e ai vertici Trenitalia...vi farò sapere...
5 Comments:
io per tornare a casa, in treno, di ore ce ne metto 13. 9 per arrivare a foggia e 3 per arrivare a potenza (solo 100 km!!!) ed una di attesa naturalmente.
Un siciliano ne vuole 24 di ore...
Morale: al sud la situazione è ancora peggio... e poi si parla di questione settentrionale? e quella meridionale dove l'abbiamo lasciata?
am hai ragione.
ma non è che per parificare la questione meridionale bisogna peggiorare quella del nord...
magari meglio intervenire accorciando i tempi di percorrenza del sud che allungare quelli al nord...
Poi guarda, i miei sono di Cosenza, non mi dimentico quei problemi.
giusto, "Le reti ferroviarie devono rimanere di esclusiva proprietà e gestione dello Stato", così come per le reti elettriche, telefoniche ed autostradali. Solo così si può sperare che i monopoli terminino. Ma si vede che là in alto qualcuno la pensa diversamente per garantire una rendita alle sue 10 succesive generazione.
Ho controllato dopo un'informazione che mi ha dato Roberto.
La Stampa ha pubblicato la lettera su specchio dei tempi.
Adesso vedremo se qualcuno dei responsabili risponderà.
Come sempre vi farò sapere.
AirOne lancerà presto RailOne, un'offerta ferroviaria di concorrenza a Trenitalia... speriamo in bebe, qualcosa si muove!!!
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