12.9.07

V-Day: appello ai giovani

Come in tutta Italia, anche in provincia di Novara il V-Day è stato un successo clamoroso, imprevisto e non auspicabile per qualcuno (leggasi partiti), ma non per chi ci ha creduto fino in fondo e ha lavorato con entusiasmo.
Nonostante il black out della stampa e della TV nazionale e col solo ausilio della stampa locale, sono state raccolte circa 3300 firme e, alla fine, si sono esauriti i moduli a Novara.
Al banchetto di Novara non c'è stato un attimo di tregua: dagli iniziali due ragazzi dello staff che raccoglievano le firme si è passati a sei per smaltire la folla che andava accumulandosi, soprattutto nel pomeriggio. Personalmente, essendo uno dei sei, a fine giornata, mi si confondeva la vista per le tante firme raccolte.
La gente, di ogni età e di ogni ceto, è arrivata da tutta la provincia e si è messa in coda tranquillamente, senza creare nessun disagio. Molte persone hanno lasciato la loro e-mail per essere contattate e coinvolte nelle attività che intendiamo iniziare sul territorio e proseguire in campo nazionale.
Il merito di questo successo va interamente agli organizzatori del V-Day di Novara e Borgomanero che hanno creduto fin dall'inizio alla proposta di iniziativa di legge popolare e a tutti i giovani che hanno dato il massimo impegno per il banchetto. Un grazie anche a Renzo Tognetti, coordinatore provinciale dell'Italia Dei Valori ed a Giacomo Bucciero, consigliere comunale a Borgomanero che hanno dato la propria disponibilità a convalidare le firme raccolte e senza il quale non sarebbe stata possibile la manifestazione.
Mai in Italia era accaduto di raccogliere oltre trecentomila firme in un solo giorno e senza nessun battage pubblicitario.
Questa è la prova del malessere che serpeggia in modo trasversale fra tutti i cittadini di ogni appartenenza politica e di ogni età.
Il popolo non ne può più di politici arroganti e spesso corrotti, nonché inetti, che ha condotto la classe media italiana sull'orlo della povertà, l'economia allo sbando e il debito pubblico in caduta libera.
Noi amiamo il nostro paese, ma ci vergognamo del nostro Parlamento.
Mi si permetta, per concludere, di fare un appello a tutti quei giovani che sono venuti a firmare: "Non mollate, continuate a lottare, continuate a crederci e a sostenerci, perché sono ancora convinto che le cose si possono cambiare, ma bisogna tener duro e non mollare mai, l'iniziativa di Beppe Grillo è solo il primo passo".

Rebecchi Lorenzo