23.4.06

Ignoriamoli

GIV Piemonte
Da "La Stampa" di Domenica 21 Aprile:
"Di Pietro non può fare il Ministro di nulla - dice il (...l'ex...) ministro Castelli - se ne rese conto da solo quando si dimise precipitosamente da Ministro dei Lavori Pubblici. Infatti, una caratteristica fondamentale e necessaria per ricoprire l'incarico di Ministro della Repubblica è avere una dimestichezza coi congiuntivi, ma Di Pietro con l'italiano ha qualche problema".
Rispondere ad un'offesa di così basso livello sarebbe possibile in vari modi. Si potrebbe ricordare che indispensabile requisito per un Ministro della Repubblica sarebbe anche quello di rispettarla, la Repubblica, e rispettarne i suoi simboli , come il tricolore. Ancora si potrebbe richiedere ad un ministro un passato senza condanne, ma questa non è abitudine italiana, neanche ai più alti livelli del governo. Si potrebbe sbottare contro questo continuo attacco (dalla questione della laurea di Di Pietro contestata da Berlusconi a questo orrore di Castelli) ad una persona che è evidentemente inattacabile in altro modo, e lo sanno benissimo. Ma forse il modo migliore è ignorarli. Io forse, scrivendo, non lo sto facendo, ma Di Pietro dovrebbe farlo. Come ha lucidamente affermato Prodi la democrazia va avanti lo stesso, se ci si crede. Anche senza la telefonata di Berlusconi, anche con le offese da bar dello sport. Se li ignoriamo ce li dimenticheremo. La loro forza è il nostro ascolto. Togliamoglielo. Si dimenticherà di loro anche chi li ha votati. Ciao a tutti, Marco D'Acri.