Autorità garante delle comunicazioni
Questo è il messaggio apparso il 10 febbraio 2006 sul sito internet dell’AGCOM, ovvero dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in Italia:
“Precisazione su spot istituzionali durante par condicio
In relazione alle segnalazioni indirizzate all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sulle campagne istituzionali attraverso spot realizzate da Pubbliche amministrazioni, si precisa che, in base alla legge n.28/2000 sulla par condicio, a partire dall’inizio della campagna elettorale e cioè dalla data di convocazione dei comizi elettorali fino alla chiusura delle operazioni di voto, non è più consentito svolgere attività di comunicazione istituzionale, eccettuate quelle indispensabili per l’efficace esercizio delle proprie funzioni.”
La questione mi fa sorgere alcuni dubbi:
1. AGCOM è un organo controllato dall’autorità giudiziaria, quindi comunista, individuando negli spot degli enti e degli organi pubblici un atteggiamento da campagna elettorale.
2. Il governo, alla faccia del proprio manifesto liberale, ha sputtan.to un mare di soldi pubblici, provenienti dalle tasche dei contribuenti, per acquistare spazi pubblicitari nelle televisioni di proprietà pubblica e privata.
Lascio alla coscienza di ognuno le considerazioni in merito.
Coordinatore GIV Piemonte
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