5.7.06

Istat, deficit/Pil al 5,8%

ROMA - Il deficit pubblico nel primo trimestre del 2006 è stato pari al 5,8% del Pil. Lo comunica l'Istat. Nello stesso periodo il saldo primario dei conti pubblici italiani, cioè l'indebitamento al netto degli interessi passivi, è risultato negativo e pari a 5.135 milioni euro (-9997 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2005), con una incidenza negativa sul Pil dell'1,5% (-3% nel primo trimestre del 2005).

Le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali del 5,5% con un'incidenza sul Pil del 40% (39,2% nel corrispondente trimestre del 2005). "I dati confermano il buon andamento delle entrate nel primo trimestre 2006", hanno fatto notare gli esperti dell'Istat. Nel dettaglio, infatti, le entrate correnti hanno registrato una crescita del 5,4% dovuta alla crescita delle imposte indirette (5,1%), alla crescita delle imposte dirette (10,9%) e alla crescita dei contributi sociali (4%). Le entrate in conto capitale hanno fatto registrare in termini tendenziali una crescita del 21,3%, dovuta alla crescita delle altre entrate in conto capitale (25,4%).

Nel primo trimestre 2006 le uscite totali sono aumentate in termini tendenziali dello 0,9%. Il loro valore in rapporto al Pil è pari al 45,8% (46,9% nel corrispondente trimestre del 2005). Le uscite correnti nel primo trimestre 2006 hanno registrato un aumento dell'1,5%. Tale aumento è dovuto all'effetto combinato di un aumento del 3,9% dei redditi da lavoro dipendente, un aumento del 4,6% delle prestazioni sociali in denaro, di una diminuzione dell'1,6% dei consumi intermedi, di una diminuzione del 2,2% delle altre uscite correnti e del 6,2% degli interessi passivi.

Le uscite in conto capitale, sono diminuite del 7,2%. Tale diminuzione è la risultante di un aumento degli investimenti fissi lordi (5,6%) e una diminuzione delle altre uscite in conto capitale (28,8%). Sul calo delle uscite in conto capitale hanno inciso le riduzioni dei trasferimento in conto capitale alle imprese pubbliche, cioè Ferrovie ed Anas.

Gli esperti dell'Istat hanno tenuto a precisare che nell'interpretazione dei dati va tenuto conto che, secondo quanto stabilito in sede comunitaria, le serie trimestrali delle voci del conto sono del tipo grezzo, cioè non depurate della componente stagionale. Questo spiega in gran parte la forte variabilità in corso d' anno degli aggregati del conto ed in particolare del saldo (indebitamento netto) che assume andamenti diversi nei trimestri in cui vengono adottati i vari provvedimenti di politica economica e le diverse manovre di bilancio.
Repubblica.it
Pierpaolo Laurenti